Cassa Depositi e Prestiti e i suoi partner, i fondi Blackstone e Macquarie, hanno tempo fino al 14 dicembre per presentare la loro offerta vincolante per l’acquisto dell’intera quota detenuta da Atlantia in Autostrade per l’Italia dopo che con una lettera il 30 novembre avevano comunicato di avere bisogno di più tempo. Lunedì il consiglio d'amministrazione di Atlantia si riunirà e dovrà decidere quale strada percorrere rispetto al futuro della sua partecipazione di controllo (88%) in Autostrade. Dopo i precedenti rinvii quindi in questi giorni si sta cercando di individuare una soluzione con la controparte capitanata da Cassa Depositi e Prestiti. L'alternativa sarebbe convocare l'assemblea dei soci per valutare il dual track e l'opzione della scissione degli asset in portafoglio. Quindi: da una parte Aspi, dall'altra Adr, Abertis, gli aeroporti della Costa Azzurra e il 49% di Telepass (dopo che il 51% è stato venduto a Partners Group a ottobre). Come ricostruisce MF – Milano Finanza però l'obiettivo primario resta trattare con Cdp e i suoi alleati e la cordata starebbe per definire i contorni di una nuova manifestazione d'interesse non vincolante. La proposta potrebbe essere inoltrata entro la fine della settimana così da essere sul tavolo del cda di lunedì 14. Attualmente è in corso la due diligence e la nuova offerta comporterebbe due novità. La prima è un più solido sistema di manleva e di garanzie rispetto a tutte le partite aperte, anche con il governo, di Aspi. La seconda è il coinvolgimento di F2i. Il fondo infrastrutturale, di cui tra l'altro Cdp è azionista, ha definito i contorni di un nuovo veicolo d'investimento che verrà lanciato appositamente per questa operazione e che vedrà tra i principali sottoscrittori Poste Italiane, i cui principali soci sono la stessa Cdp (35%) e il ministero delle Finanze (29,3%). In questo modo il 51% della newco pronta a rilevare l'88% di Autostrade da Atlantia sarà in mano a Cdp e alle altre parti italiane, il restante 49% sarà diviso fra Blackstone e Macquarie. Le parti dovranno trovare l'accordo definitivo all'interno di una forbice di prezzo che va da 8,5 a 10 miliardi, come enterprise value del 100%. Nel medio termine l'idea della cordata Cdp-F2i-Blackstone-Macquarie è di quotare Autostrade a Piazza Affari.