Atlantia ha concesso altre due settimane a Cassa Depositi e Prestiti e ai suoi partner, per inoltrare l'offerta vincolante per l'88% di Autostrade. Il primo termine per presentarla è scaduto nei giorni scorsi ma la cordata avrebbe chiesto più tempo per via delle troppe incognite sul deal. Intanto, scrive Il Secolo XIX, Cassa Depositi e Prestiti starebbe ridisegnando lo schema della compagine impegnata nell'operazione. Inizialmente Cdp prevedeva di acquisire la quota tramite una newco in cui avrebbe avuto il 40%, con i fondi Blackstone e Macquarie rispettivamente al 30% ciascuno. L'ipotesi però aveva fatto storcere il naso ad alcuni osservatori poiché Cdp in questo modo avrebbe sì il controllo della newco ma solo la maggioranza relativa della stessa. Così per garantire una maggioranza assoluta in mani italiane Cdp e i fondi internazionali avrebbero deciso di ridisegnare la composizione azionaria della newco. La nuova ipotesi prevede che il 51% sia in mano a Cdp e ad altre parti italiane, il restante 49% verrebbe equamente diviso fra Blackstone e Macquarie. Sul fronte tricolore Cdp sta trattando con lo specialista in infrastrutture F2i (di cui tra l'altro è azionista) ma l'operazione resta aperta ad altri fondi italiani.