Florentino Perez, chairman di Acs e patron del Real Madrid, punta a conquistare Autostrade per l’Italia per integrarla con Abertis e creare, a suo dire, un “campione europeo delle tre corsie”. Lo riportano Teodoro Chiarelli e Francesco Spini su La Stampa, aggiungendo che Perez starebbe cercando di inserirsi al fianco di Cassa Depositi e Prestiti al posto dei fondi di investimento interessati, ovvero Blackstone e Macquarie. Lo spagnolo ha chiarito in una lettera che la manovra avrebbe un carattere non ostile, e l’intento non sarebbe quello di interferire con la proposta già in campo sebbene l’incursione di Acs sia arrivata in un momento cruciale, ovvero durante il CdA di Atlantia, mentre veniva esaminata la proposta di Cdp. Perez ha inoltre assicurato che i 4,9 miliardi che riceverà a fine anno da Vinci potranno essere anticipati da un prestito ponte, oltre all’intenzione di voler agire in sintonia con il governo. Cdp e i fondi hanno valutato Aspi 9,1 miliardi (18,6 col debito) nella loro offerta vincolante, mentre Acs, che ha appena avviato la due diligence, sostiene di valutare la società tra i 9 e i 10 miliardi. Tci, socio di Atlantia, sostiene però che sia possibile ricavare di più dall’operazione, in quanto la stessa società nel 2017 era valutata intorno ai 15 miliardi. Il fondo inoltre punta il dito contro il governo italiano, asserendo che debba smetterla di interferire con le operazioni. Il premier Mario Draghi ha però risposto in maniera lapidaria sul tema, sostenendo che la trattativa in corso sia fondata sull’offerta preparata dal governo precedente. Una decisione a riguardo dovrebbe essere presa dai soci di Atlantia entro il 28 maggio, quando si terrà l’assemblea dove, per la gioia di Cdp&CO, si deciderà a maggioranza semplice.