Aura Light, pmi bolognese specializzata in illuminotecnica, e la società francese Oledcomm hanno avviato una partnership che ha al centro i sistemi li-fi, abbreviazione dell'inglese Light Fidelity. Si tratta di una tecnologia senza fili che utilizza le onde luminose, anziché le onde radio, per trasmettere dati. È un modo di connettersi alla rete di cui si parla da circa una decina di anni e che ha molti vantaggi. È più veloce del wi-fi, non produce onde elettromagnetiche ed è a prova di attacchi hacker. Aura Light nasce nel 2007 in provincia di Bologna come filiale della svedese Aura Light International. Dieci anni dopo si stacca e diventa una società di diritto italiano. Oggi ha un fatturato di due milioni di euro e una ventina di collaboratori. Con questa partnership con Oledcomm, del Politecnico di Versailles, però conta di crescere quintuplicando le performance in tre anni e arrivando a 10 milioni di ricavi. Nella sede di Aura Light Italia a Castel San Pietro c'è già una prima installazione li-fi: è il sistema “Lifi max”, il più potente trasmettitore al mondo che sfrutta la luce per trasmettere dati. Offre la connessione contemporanea a 16 utenti in una stanza di 28 mq a una velocità di 100 megabit al secondo. Il li-fi si adatta bene alle esigenze di uffici, in cui garantisce privacy; scuole, dove c'è l’esigenza di proteggere le persone sia dai campi magnetici sia da intrusioni di hacker; basi militari e ospedali perché elimina le interferenze elettromagnetiche e garantisce la sicurezza assoluta del dato.