Il gruppo Atlantia, scrive Carlo Festa sul Sole 24 Ore, sarebbe alle battute finali per cedere la propria quota del 17,5% in Lusoponte, società portoghese che gestisce i ponti Vasco da Gama e 25 Aprile, i due maggiori di Lisbona.
La cessione di queste attività estere rientra nella strategia complessiva della holding dei Benetton di cedere le partecipazioni considerate asset non-core, con un processo che è partito a febbraio e vede Santander come advisor finanziario.
Insieme ad Atlantia ci sono altri due azionisti in Lusoponte: si tratta di Mota-Engil, con quasi il 42% delle azioni, e di Vinci, con circa il 41%. Atlantia da quando ha rilevato la quota di minoranza non è mai riuscito ad incrementarla, e anche per questo motivo avrebbe deciso di cedere l’asset.
Lo scorso febbraio erano pervenute una ventina di manifestazioni d’interesse, mentre in questi giorni dovrebbe essere selezionato l’acquirente dalla ristretta “short list” stilata da Atlantia che comprenderebbe 2-3 investitori internazionali, tra cui il gruppo giapponese Marubeni e alcuni grandi fondi pensione.
Gli altri due azionisti della società potrebbero però esercitare il loro diritto di opzione sul pacchetto azionario di Atlantia, e il gruppo portoghese Mota-Engil sarebbe il favorito per questa operazione, considerando che negli anni ha aumentato progressivamente la sua quota.
La valorizzazione del pacchetto è compresa tra i 60 e i 70 milioni di euro, anche se va detto che lo scorso anno Atlantia aveva rifiutato un’offerta da 60 milioni da parte del gruppo cinese China State Construction Engineering Corporation, che potrebbe anche aver avanzato una nuova offerta.