Secondo quanto riportato da Laura Galvagni sul Sole 24 Ore, Atlantia ha abbattuto il proprio debito di oltre 750 milioni grazie all’esecuzione del contratto di prestito titoli su azioni Hochtief sottoscritto nel 2019.
Questa mossa permetterà al gruppo di alleggerire la propria esposizione, considerando che a livello consolidato l’indebitamento netto vale oltre 39 miliardi di euro, dei quali circa 9 miliardi sono riferibili ad Aspi.
I partner in Autostrade hanno deciso di muovere contro Atlantia per la tragedia del Ponte Morandi e questo potrebbe costare alla holding infrastrutturale italiana fino a 270 milioni di euro. Non una grossa cifra, ma è sempre meglio avere una posizione di forza dal punto di vista finanziario nel caso in cui non verrà accertata colpa o dolo.
Il 6 maggio è stato finalizzato il rimborso del finanziamento da 752 milioni associato al contratto di prestito titoli di Hochtief e al contratto derivato di funded collar siglato con Goldman Sachs International a marzo 2019. Quest’ultimo aveva come oggetto 5,6 milioni di azioni del gruppo tedesco con una durata media di 6,5 anni. A seguito dell’operazione, la quota di Atlantia cala dal 23,9% acquisito nel 2018 al 15,9% attuale.
La priorità del gruppo infrastrutturale al momento è quella di risolvere il nodo Autostrade per l’Italia, per riannodare i fili e dare impulso alla strategia della società, e l’operazione eseguita ieri (ma decisa due anni fa) va anche in questa direzione.