Bio-On, ex unicorno bolognese che nel 2019 aveva superato il miliardo di euro di capitalizzazione con la promessa di rivoluzionare il mondo delle bioplastiche, ha svolto il 5 aprile l’asta per la cessione di tutti gli asset del gruppo a partire da un valore di 95 milioni di euro. Le indiscrezioni iniziali vedevano l’interessamento da parte di player internazionali ed istituzioni.

L’asta però, scrive Ilaria Vesentini sul Sole 24 Ore, è andata deserta nonostante fossero compresi tra gli asset i cinque bioreattori nuovi e funzionanti dello stabilimento di Castel San Pietro, strategici anche per la produzione di vaccini.

Il fatto che nessuno si sia fatto avanti al primo tentativo non significa che il progetto non sia nel mirino degli investitori, e infatti alla fine dell’asta si è fatto avanti il Siti annunciando il progetto per costituire una Spac, battezzata Phoenix, con l’obiettivo di acquisire l’impianto produttivo e i brevetti per riavviare l’attività, condizionando l’iniziativa all’ingresso nel capitale di un soggetto industriale.

La fabbrica di Castel San Pietro non è mai stata spenta, e una ventina di dipendenti (dei cento pre-fallimento) sta continuando a presidiare il sito e a mantenere impianti e brevetti. Per questo motivo non è detto che il prossimo step debba essere un’asta a prezzo scontato o la vendita dei diversi asset separatamente.