Il cda di Autostrade per l'Italia - alla luce di quanto avvenuto fino ad oggi e secondo i pareri legali acquisiti – ritiene “ragionevolmente non probabile” un provvedimento di revoca della concessione autostradale da parte del governo. La holding auspica invece il raggiungimento di una soluzione negoziale dopo il crollo del ponte di Genova avvenuto nell'agosto 2018. È quanto scrive Aspi nel bilancio, in particolare nella sezione in cui i manager spiegano l'approvazione del bilancio in continuità aziendale. Le azioni intraprese a sostegno del fabbisogno finanziario della società e la ragionevole possibilità di raggiungere un accordo con governo e ministero delle Infrastrutture assicurerebbero un equilibrio strutturale e di lungo periodo che permetterebbe ad Autostrade per l'Italia di stabilizzare la struttura finanziaria. Atlantia il 24 aprile ha anche inviato ad Autostrade per l'Italia una lettera di supporto in cui si impegna a mettere a disposizione fino a 900 milioni di euro con il presupposto però della continuità aziendale. Da tempo si sta lavorando a una soluzione per Autostrade sotto forma di un veicolo con la collaborazione di F2i che per questo motivo ha aperto la data room su Aspi. In rappresentanza dello Stato dovrebbe esserci Cdp che per ora però non ha aperto nessun dossier.