Private equity
10 Marzo 2017

Arena fa nearshoring riportando il 40% della produzione in Europa

L’obiettivo è ridurre i tempi di consegna nel retail, mantenendo alta la qualità del prodotto

Il marchio di swimwear Arena, controllato dal fondo svizzero Capvis, riporterà il 40% della produzione in Europa. L’azienda, con un fatturato di oltre 111 milioni di euro e una quota export dell’82%, attualmente produce per il 90% in Far East e solo per il 10% in Europa. L’obiettivo è invece quello di attuare un nearshoring, ossia ridurre al 60% la produzione in Asia e aumentare al 40% quella in Europa, in particolare spostando la produzione negli stabilimenti di Slovacchia, Tunisia, Bulgaria e Albania. Le motivazioni di questa manovra non sono solamente riconducibili al successo della supply partnership con Eurojearsey, ma riguardano principalmente vantaggi legati alla riduzione dei tempi di consegna al retail, al mantenimento di un elevato livello qualitativo del prodotto e al miglioramento del posizionamento del brand.

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