L’intelligenza
artificiale rappresenterà sempre di più il modo attraverso cui verranno gestite
le interazioni commerciali sul web. A seguire la tendenza (e forse anche ad
accompagnarla) ci sono i grandi gruppi mondiali come Google, Yahoo!, Facebook e
Intel che da tempo hanno iniziato a investire e acquisire società del settore.
Negli Stati Uniti il mercato è in forte ascesa: gli investimenti in venture
capital del settore sono passati da 45 milioni di dollari nel 2010 a 310
milioni nel 2015. L’Italia, anche se con qualche ritardo, non resta a guardare.
Il nostro Paese, infatti, vanta esempi virtuosi nel campo dell’analisi dei
testi. La modenese Cogito, ad esempio, è commercializzata negli Usa e
recentemente, tramite un accordo con l’incubatore Digital Magics, è stata
concessa alle startup Mimesi e Buzzoole. Insomma, il terreno per sviluppare
soluzioni innovative ed investire sull’intelligenza artificiale, soprattutto a
livello locale, c’è.