L’esecutivo del Governo cinese vuole che Alibaba, colosso dell’ecommerce fondato da Jack Ma nel 1999 ad Hangzhou, venda alcuni dei suoi media, ad esempio il South China Morning Post, quotidiano di Hong Kong in lingua inglese. Il motivo è che il gruppo ha un enorme potere in termini di influenza sull’opinione pubblica, e il Partito Comunista intende evitare fenomeni di questo tipo. Lo riporta Bloomberg, citando una fonte vicina alla questione. Alibaba negli anni ha costruito un vasto portafoglio di media, come giornali, social media, gruppi pubblicitari e società di produzioni televisive. La multinazionale detiene inoltre delle azioni di Weibo, il social network più utilizzato nella nazione con circa 550 milioni di utenti mensili attivi (MAU) nel 2020 secondo Statista e CNET. Mentre il Governo intima ad Alibaba di cedere alcuni asset e di ridurre gli investimenti in altri, la società si difende dichiarando che gli investimenti nelle varie aziende servono solo per fornire supporto tecnologico: non sarebbe quindi previsto nessun intervento diretto né coinvolgimento nelle decisioni editoriali. Secondo alcune indiscrezioni le discussioni tra il Partito e Alibaba sarebbero iniziate già lo scorso anno e non sembra che cesseranno a breve.