I due miliardi di aiuti di aprile non sono bastati a Airbnb che si prepara a fare un consistente taglio ai dipendenti. In una lettera l'amministratore delegato Brian Chesky, ha annunciato che la compagnia licenzierà il 25% della sua forza lavoro. Ovvero 1,900 dipendenti su 7,500, distribuiti in 24 Paesi. La decisione conferma quanto la crisi sanitaria stia duramente colpendo il settore turistico. Chesky nella lettera dice anche di non sapere quando si tornerà a viaggiare e che quando i viaggi riprenderanno, funzioneranno in modo diverso. Ecco perché devono essere apportate modifiche profonde per una strategia aziendale più mirata. Ad aprile la piattaforma aveva chiesto due prestiti da un miliardo ciascuno e istituito un fondo da 250 milioni di dollari che doveva andare in aiuto ai proprietari delle abitazioni in affitto sotto stress economico. Il coronavirus sta mettendo a dura prova non solo Airbnb ma anche Booking ed Expedia che per superare l'anno hanno dovuto chiedere prestiti miliardari. Per il 2020 Airbnb prevede ricavi pari a meno della metà di quanto l’azienda ha guadagnato l’anno scorso.