Bain Capital sta mettendo a punto gli ultimi dettagli dell'accordo per acquisire una partecipazione di Engineering, società romana di sviluppo software e tecnologie it a servizio della digital transformation dei settori finanza, pubblica amministrazione, utility e industria. Stando a quanto riferisce Reuters l’operazione valorizza Engineering circa 1,5 miliardi di euro e le trattative sono alle fasi finali. Se andranno in porto Bain diventerà primo azionista di Engineering e nell'azionariato sarà accompagnato dalla famiglia Cinaglia e Nb Renaissance, che oggi possiede l'88% dell'azienda insieme a Apax Partners, pronta invece a uscire dall'investimento. Carlo Festa sul Sole24ORE ricostruisce le fasi del negoziato tra Engineering e Bain: il fondo sta lavorando sul dossier da più di un mese. Prima ha effettuato la due diligence, poi la trattativa è entrata in una fase di riflessione. In un secondo momento si sono fatti avanti altri private equity come Pai, Cinven e Bc partners ma il distacco con Bain era già netto. L'ingresso dei fondi in Engineering risale al 2016, quando Nb Renaissance trattò con le famiglie azioniste del gruppo romano e poi andò a sindacare parte della componente «equity» con Apax, finendo per delistare Engineering da Piazza Affari. Nel 2018 il giro di affari dell'azienda è stato di 1,18 miliardi di euro segnando un incremento del 15% sul 2017; l'utile netto è stato di quasi 58 milioni con un incremento del 10% dai 52,3 dell'anno prima e, infine, è calato il debito finanziario netto che è passato da 138 milioni a 69 milioni di euro.