É nato a Milano Foodtech Accelerator, il primo acceleratore di startup dedicate al foodtech che ha aperto lo scorso gennaio e ospita sette startup che provengono da Italia, Israele e Stati Uniti. A oggi, delle aziende che stanno partecipando al programma due sono lombarde: FeatFood e Petzamore. La prima è una startup per la consegna a domicilio di piatti sani e bilanciati. Petzamore invece opera nel settore del cibo per animali inviando a casa dei clienti le ricette personalizzate che loro stessi hanno creato per il loro animale domestico. Da Cosenza invece arriva Reolì, azienda che produce una crema a base di olio da sostituire a burro e margarina ottenuta attraverso un processo brevettato che permette la solidificazione dell’olio. Le due startup israeliane sono Wasteless, che ha studiato un algoritmo per il dynamic pricing per i supermercati, e Inspecto, che ha invece sviluppato uno scanner per l’analisi della contaminazione di materie prime vegetali. Infine, Planetarians e Rise provengono dagli Stati Uniti e producono una farina ricca di proteine e poco costosa ricavata dai semi di girasole, la prima, e una farina per le preparazioni dell’industria dolciaria la seconda. Le aziende ora stanno frequentando un programma di 15 settimane per consolidare il proprio modello di business. Il prossimo appuntamento è fissato per maggio, quando le startup presenteranno il loro progetto davanti agli investitori durante la quinta edizione di Seeds&Chips. Sono previsti investimenti fino a un milione di euro, oltre all’investimento iniziale in equity di 150 mila euro già stanziato.