AIFI e Kpmg hanno organizzato un incontro a porte chiuse per parlare di corporate venture capital, un segmento di investimenti che sta crescendo a ritmi sostenuti e che interessa anche alle aziende in Italia a cui l’innovazione interna non basta per crescere. All'incontro ha partecipato Andrew Romans, general partner di Rubicon Venture Capital e di 7BC Venture Capital, che al tema ha dedicato il volume “Corporate Venture Capital” in cui analizza la situazione attuale e le prospettive future. Nel libro vengono raccontati i case history più importanti a livello globale e sono menzionati anche due casi italiani, Telecom Italia e Finivest. Tra i maggiori investitori in cvc ci sono le multinazionali americane come Microsoft, Intel o anche McDonald's. Google per esempio tramite il suo braccio Venture, nato nel 2008, aveva iniziato a puntare su startup specializzate in internet e mobile in fase early stage ma oggi conta nel proprio portafoglio investimenti nel settore consumer, health care, infrastrutture, cyber security. In 12 anni ci sono stati 376 investimenti cvc e sul totale delle imprese segnalate da Fortune 100 il 77% di loro ha investito in startup e il 52% ha un proprio braccio finanziario per il venture capital. Non si tratta di semplici merger o acquisizioni. Queste operazioni prevedono il rilevamento quote di capitale ma senza assumerne il controllo. Queste rimangono quindi imprese separate con una loro capacità di gestione. Il 2018, a livello globale, ha segnato il record storico di capitali investiti dai cvc e il 2019 (anche se i dati ufficiali non sono ancora disponibili) dovrebbe confermare questo trend. A livello globale sono confluiti da questo canale in startup 53 miliardi di dollari per un totale di 2740 operazioni. Queste, solo cinque anni prima, nel 2013, erano poco più di mille. Anche l’Italia sta scoprendo questo segmento di investimenti. Enel per esempio nel 2019 guidava la classifica delle 12 top Europe’s Corporate startup Stars e nel 2016 ha anche lanciato il suo innovation hub con sede a Tel Aviv. Le imprese italiane hanno contribuito per 489 milioni di euro agli investimenti in startup. Le partecipazioni dirette sono aumentate del 76,1% dal 2017, mentre il numero di startup entrate nel portafoglio dei cvc tricolori è passato da 2154 a 2657, segnando in +23%.