Il mercato del
private equity parte con il “piede giusto” nel 2017, facendo registrare otto
nuovi investimenti nel corso del mese di gennaio. Lo scorso anno, nel medesimo
periodo, l’Osservatorio PEM? di LIUC – Università Cattaneo aveva mappato 6
investimenti. L’avvio dell’anno, caratterizzato da un’ottima vivacità del
settore se si tiene anche conto di altre operazioni annunciate e in procinto di
chiudersi a breve, prospetta, dunque, un primo trimestre di sicuro interesse
per gli investitori. In questo mese di gennaio appena concluso, il dato di
sicuro maggiore rilievo è rappresentato dalla predominanza delle operazioni in
capitale per lo sviluppo, che rappresentano la maggioranza del mercato, in
controtendenza rispetto alla consueta caratterizzazione del settore (nel quale,
i buy out costituiscono stabilmente circa i due terzi dei deals). Certamente, è
troppo breve l’arco temporale di riferimento per poter parlare di un “recupero”
degli expansion, ma si tratta in ogni caso di un dato confortante dopo l’ultimo
biennio di declino di tale categoria di operazioni. Si conferma anche in questo
avvio di 2017 l’elevato interesse ed attenzione dedicati dagli investitori
internazionali alle imprese del nostro Paese. In tale contesto, si segnala
l’acquisizione di Stalam effettuata da Idea Capital, nonché quella di Centro
Laser condotta da B4 Investimenti. Degni di nota, anche, l’ingresso di EOS
Investment Management nel Gruppo Telmo, operante nel settore delle energie
rinnovabili, di Idea Capital in Acque Minerali (azienda titolare del marchio
Lurisia) e di BlackRock in Linkem, società che si sta gradualmente affermando
come uno dei principali player nel settore dei servizi tlc a banda larga
wireless.