La campana è suonata anche per Nexi. Ieri, 16 aprile, è stato il primo giorno di quotazione in Borsa. Con ogni probabilità sarà la maggior matricola del 2019. L'operazione di sbarco a Piazza Affari della società, specializzata nei pagamenti digitali, è avvenuta tramite un collocamento che si è chiuso lo scorso 11 aprile riservato a investitori istituzionali. Gli azionisti hanno messo sul mercato quasi 257 milioni di azioni, che al prezzo di nove euro per titolo, fa 2,3 miliardi di euro. Dopo il collocamento istituzionale Mercury Uk (il veicolo dei private equity azionisti Advent, Bain capital e Clessidra) avrà circa 62,6% del capitale. Il flottante sarà pari al 35,6% del capitale sociale incrementabile a 40,9% a seguito dell'eventuale esercizio dell'opzione greenshoe concessa da Mercury. Tra gli azionisti di spicco c'è il fondo sovrano di Singapore Gic che avrà poco più del 3% di Nexi e sarà l'unico tra i nuovi investitori a risultare tra i soci rilevanti della società. Al fondo sono stati assegnati 20 milioni di titoli per un investimento di 180 milioni di euro. Sopra il 2% c'è anche Amundi (con 15,5 milioni di azioni) e, poco sotto, Marshall Wallace, Moneta Asset Management e DWS. Tra i nuovi soci italiani ci sono Amundi, Azimut e Unipol. Per quanto riguarda prossime quotazioni, l'ad di Borsa italiana Raffaele Jerusalemi ha dichiarato che al momento ci sono circa venti ipo in pipeline sull'Aim e almeno quattro o cinque nel listino principale. Entro l'anno si attendono le quotazioni del polo dell'audio Rcf Group e del gruppo alimentare Newlat e, con un orizzonte temporale più lontano, anche Giochi Preziosi e Ferretti che ha appena nominato i global coordinator.