Friulia per l’operazione Fonderia Sabi
Fondata da Mario Sacilotto nel 1968, Fonderia Sabi è attiva nella produzione di fusioni in ghisa grigia e sferoidale per i settori oleodinamico, delle macchine movimento terra e dell’agricoltura. Con sede in provincia di Pordenone, è tra le prime cinque fonderie italiane per fatturato.
L’investimento si è concretizzato attraverso un aumento di capitale misto - in denaro e in natura - finalizzato al rafforzamento patrimoniale, al consolidamento industriale e all’avvio di una nuova fase manageriale. Il nuovo assetto ha coinvolto anche il nuovo amministratore delegato, entrato con una quota di capitale.
Le leve di creazione di valore hanno incluso il riposizionamento del portafoglio verso settori più redditizi, il miglioramento della qualità lungo l’intera filiera produttiva e l’ottimizzazione dei processi. È stato introdotto un sistema di KPI e deleghe orientato a incentivare il management.
Tra il 2020 e il 2023, le tonnellate prodotte sono cresciute da 18.300 a 22.100, il fatturato da €39,1 mln a €72,2 mln e l’EBITDA margin è passato dal 4,1% all’8,6%. Migliorata anche la gestione del capitale circolante, con la rotazione di magazzino ridotta da 98 a 78 giorni e l’indebitamento netto/EBITDA sceso da 9,4x a 1,9x.
In ambito ESG, sono stati effettuati investimenti per ridurre l’impatto ambientale, avviata la ricerca di fornitori da fonti rinnovabili e introdotte politiche per il riequilibrio di genere e la valorizzazione del capitale umano, tra cui programmi di incentivazione per il management.
Friulia ha contribuito al consolidamento della governance, alla definizione di una strategia di integrazione verticale e al rafforzamento del controllo manageriale attraverso un focus strutturato sui risultati aziendali.
Il disinvestimento è avvenuto secondo quanto previsto dai patti parasociali, tramite l’esercizio di un’opzione di riacquisto da parte dei soci industriali.
(Informazioni al 2024)