Il rapporto tra e-commerce e cibo nel nuovo report Digital Food Strategy
La ricerca testimonia un cambiamento delle abitudini dei consumatori che si riflette sulle scelte delle aziende
Nei primi nove mesi del 2020 il mercato delle operazioni M&A ha sofferto una contrazione rispetto al medesimo periodo del 2019 più rilevante in termini di controvalore (-58%) che a volumi (-15%), dettata soprattutto dal rallentamento delle operazioni di grandi dimensioni, più difficili da finanziare e da concludere in una situazione di incertezza. È quanto emerge dal report “Global and Italian M&A trends 9M'20” di PwC. Per quanto riguarda nello specifico il mercato italiano i primi nove mesi del 2020 evidenziano una maggiore volatilità in termini di volumi rispetto al mercato globale (-27% rispetto all'anno scorso), ma con un limitato calo a valore (-3,5%, contro il -58% accusato a livello mondiale), mitigato dalla presenza di operazioni rilevanti come quelle di Intesa/Ubi, Ardian/Inwit, Permira/Golden Goose. I fondi di private equity, grazie alla liquidità accumulata negli ultimi tre anni, hanno dimostrato resilienza in questo contesto di incertezza, portandosi dal 30% (media storica 2018-2019-Q1'20) a oltre il 40% degli investimenti chiusi nel secondo e nel terzo trimestre 2020. Di contro gli investitori strategici sono passati dal 70 al 60% della quota di operazioni chiuse. Per quanto riguarda i settori che hanno sofferto di più, secondo lo studio di PwC il settore Tmt (Technology – media – telecoms) è stato l'unico a non essere impattato negativamente negli ultimi due trimestri. Quello che invece ha fatto peggio è stato il consumer market (-24% a volumi, -63% a valore a livello globale).