Bain, Dea Capital e tutti gli altri che vogliono i palazzi di Project dream
Il percorso per arrivare alla cessione è ancora lungo
Clariant ha ripreso in mano la vendita della sua unità di pigmenti. La cessione era partita a inizio 2020 poi era stata stoppata, e i colloqui con i possibili acquirenti sospesi, ad aprile a causa della pandemia. La conferma arriva direttamente dall'azienda di prodotti chimici speciali che ha dichiarato di volere continuare nel suo piano di disinvestimento pianificato dopo la vendita delle attività di confezionamento sanitario e di masterbatch (additivo solido utilizzato per conferire proprietà alla plastica). Il gruppo svizzero dovrebbe inviare i pacchetti informativi ai potenziali acquirenti questo mese e, stando ai rumors, ci sarebbero già alcuni gruppi di buyout come Pai, Lone Star, Triton e Sk Capital sul dossier. L'unità, che produce coloranti anche per l'industria automobilistica e dell'edilizia, dovrebbe raggiungere un valore di 900 milioni di franchi svizzeri (984 milioni di dollari). Clariant vuole concentrarsi sui suoi segmenti in più rapida crescita, vale a dire catalizzatori, ingredienti per shampoo e prodotti chimici per le industrie petrolifere e del gas. Il fallimento del progetto di fusione con Huntsman, prima, e la joint venture abbandonata in agosto con Saudi Basic Industries, poi, hanno portato a una vendita di asset maggiore di quanto originariamente previsto dalla società svizzera.