Sagitta (gruppo Arrow) raccoglie capitali per npl e distressed
Ok alla commercializzazione di un nuovo veicolo feeder che foraggerà un fondo master
Il tribunale di Milano ha approvato la nomina del presidente del collegio arbitrale che dovrà decidere sulla causa tra Blackstone e Rcs mediagroup. Sarà il magistrato Renato Rordorf, già presidente aggiunto della Suprema Corte di cassazione e commissario della Consob per cinque anni fino al 2002. L'oggetto del contenzioso legale sono tre immobili a Milano, compresa la storica sede del Corriere della Sera di via Solferino, ceduti a Blackstone per 120 milioni di euro nel 2013 e confluiti nel fondo immobiliare Delphine, gestito da Bpn Paribas. Nel luglio 2018 era trapelata la notizia della trattativa di compravendita degli immobili da parte di Allianz per 250 milioni di euro e in quell'occasione Urbano Cairo scrisse una lettera al fondo dichiarando nullo l’atto del 2013. All'epoca della vendita, sostiene l'imprenditore, il fondo si era approfittato delle difficili condizioni in cui versava il gruppo editoriale pagando i palazzi una cifra inferiore rispetto al valore effettivo. Allianz si ritirò dalla trattativa causando un danno economico a Blackstone. Nel novembre 2018 la questione arrivò nelle aule dei tribunali in Italia e negli Stati Uniti. Il 9 novembre Rcs chiese un arbitrato a Milano per risolvere la disputa. Poche settimane dopo Blackstone replicò rivolgendosi alla Suprema corte di New York chiedendo, tra l'altro, di sospendere la causa italiana. Con la nomina a presidente di Rordorf in Italia ora potranno cominciare i lavori, partendo dall'esame della documentazione delle parti. Gli altri componenti del collegio arbitrale di Milano sono Enzo Roppo, indicato da Rcs, e Vincenzo Mariconda, scelto invece da Blackstone. La giustizia italiana partirà in anticipo rispetto a quella degli Stati Uniti perché il giudice americano Saliann Scarpulla non si pronuncerà prima del 24 aprile. Se la Suprema corte americana deciderà di legiferare sulla questione, la causa potrebbe complicarsi per la casa editrice italiana. In caso contrario, scrive il quotidiano Mf – Milano Finanza, è probabile che le due parti cercheranno di trovare un accordo fuori dalle aule del tribunale per velocizzare i tempi dell'arbitrato.