Scelte le startup protagoniste di Italian Innovation Day
Delle 16 imprese selezionate, sei sono finanziate con l’incentivo Smart&Start Italia
Sempre più multinazionali vedono il nostro Paese come luogo ideale per fare innovazione. È quanto scrive il Sole24ORE dopo la terza giornata di “Made in Italy: the restart”, l'evento organizzato dal quotidiano insieme al Financial Times per discutere del rilancio dell'economia italiana dopo il Covid-19. Il giornale riporta anche alcuni esempi. Dopo aver scelto l'Italia, Bologna in particolare, per la sede del proprio centro di ricerca mondiale investendo oltre un miliardo di dollari, Philip Morris è pronta a raddoppiare il proprio impegno con un nuovo investimento, stavolta in ambito digitale, in Puglia. Il progetto farà sorgere al Sud il terzo pilastro della strategia del gruppo: quello dei servizi digitali, dopo agricoltura 4.0 e innovazione di prodotto e processo. Ciò che attrae dell'Italia è la solidità dei distretti produttivi. Collaborando con le eccellenze si possono creare impianti all'avanguardia in tempi brevi e fare ricerca e sviluppo di alto livello. Un altro elemento che piace dell'Italia è “l'incredibile materiale intellettuale che sa sprigionare”, come ha dichiarato Vanessa Colella cio Citi e ceo Citi Ventures, collegata da San Francisco. Una risorsa preziosa per chi vuole investire. Per questo motivo l'azienda è al lavoro per cercare di mettere in contatto chi ha capitali con aziende in cerca di investimenti. C'è però un ingrediente che manca all'Italia, secondo Colella, per diventare una Silicon Valley: la capacità di avere pazienza e tollerare i fallimenti. Sempre più Italia anche nelle strategie delle multinazionali di casa nostra come Amplifon che a fine 2018, dopo un'attività di scouting in tutto il mondo dalla Cina agli Stati Uniti, ha acquistato una startup campana focalizzata sulla digitalizzazione di servizi audiologici che oggi è diventata il centro di ricerca interno e motore dell'innovazione del gruppo. Sul fronte sistemico, Intesa Sanpaolo intende stanziare sei miliardi di euro per finanziare progetti dedicati alla crescita dell'economia circolare che potrà essere un fattore d'aiuto al Paese per affrontare le sfide del futuro. Infine all'incontro è intervenuta anche Antonella Folgori, ceo di Reithera (una delle due aziende italiane che sta realizzando un vaccino contro il Covid) la quale ha annunciato che l'officina farmaceutica del gruppo si espanderà per aumentare la sua capacità produttiva nel caso in cui i risultati della fase 2 saranno buoni così da produrre il vaccino nella scala di milioni di dosi.