Il prestito obbligazionario di Ecopol
Ethica Debt Advisory ha seguito la strutturazione del bond
Il Sole24ORE anticipa in esclusiva i dati dello studio condotto da Aifi e Deloitte sul private debt. Il 2018 è stato l’anno con il maggior numero di emissioni di strumenti alternativi di finanziamento da parte di imprese medio-piccole. In dettaglio lo scorso anno 116 aziende hanno lanciato in totale 142 minibond (e altri strumenti di credito alternativo) per più di un miliardo. La fetta più grossa è andata a investitori internazionali che hanno acquistato il 63% dei titoli, concentrandosi sulle operazioni più grandi. Sul numero dei bond comprati, infatti gli investitori esteri si fermano al 31% del totale. Il 66% delle emissioni è arrivato da imprese con meno di 250 dipendenti. Il 12% del totale ha un organico con meno di 20 lavoratori. Rimane una forte “discriminazione” regionale e settoriale: l'86% delle emissioni arriva da aziende del nord. Solo l'11% da imprese del centro e solo il 3% dal sud. Dominano il mercato le aziende del settore industriale e manifatturiero-alimentare mentre alcuni settori, come quello immobiliare, rimangono fuori da questo canale alternativo di finanziamento. I motivi del successo: i fondi dedicati al settore hanno investito negli anni 2017-2018 i capitali raccolti negli anni precedenti ma ora il trend è in netta diminuzione. Nel 2014 infatti il Fondo italiano della Cdp ha avviato un fondo di fondi dal valore di 400 milioni. Il veicolo ha puntato su 11 fondi dedicati ai minibond che a loro volta hanno attirato molti capitali. Ora però la raccolta dei capitali di private debt però sta rallentando. Nel 2018 ha raggiunto il suo minimo annuo dal 2014 con 297 milioni.