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L'offerta di Microsoft a TikTok è stata rifiutata e Oracle è stato scelto come partner tecnologico per le operazioni americane dalla casa madre del social media, ByteDance. La decisione è arrivata a pochi giorni dall'entrata in vigore dell'ordine esecutivo del presidente Trump che dovrebbe bloccare l'app di proprietà cinese. Oracle ha vinto la gara nonostante Microsoft (che si avvaleva anche della partecipazione di Walmart) fosse data per favorita. Si pensava infatti che, oltre ad avere fatto l'offerta più ricca, sarebbe stata la scelta in grado di garantire la massima capacità di affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza nazionale che hanno portato all'ordine di Trump. Oracle ha raggiunto lunedì 14 settembre un accordo preliminare di partnership tecnica con ByteDance. Non si tratterebbe di una vendita completa della app e non si sa nemmeno se al partner americano andrà la quota di maggioranza. Oracle dovrebbe essere nominata “trusted tech partner” negli Usa dal social media, vale a dire socio tecnologico di fiducia. Il fatto che non si tratti di una vera e propria vendita è confermato dalle dichiarazioni della tv locale Cgtn, network in lingua inglese della tv statale cinese Cctv, secondo cui ByteDance non venderà gli asset negli Stati Uniti di TikTok né a Microsoft né a Oracle, e non darà il codice sorgente a nessun gruppo americano. Qualsiasi accordo andrà approvato sia dal governo e dal Comitato investimenti esteri Usa sia da quello cinese. Intanto il presidente Trump giovedì 10 settembre ha dichiarato che non prorogherà la scadenza del 15 settembre, termine entro il quale ByteDance dovrà trovare un accordo di vendita di TikTok pena la sua messa al bando negli Stati Uniti per motivi di sicurezza nazionale.