La rete unica si farà
Approvata la dichiarazione di intenti per strutturare l’assetto di Accessco
E' agli sgoccioli la cessione dei progetti di sviluppo energetico nel gas, approvati a livello governativo, da parte di Metaenergia, gruppo che opera nel settore della fornitura di energia elettrica, del gas naturale e nei piani di efficienza energetica. Lo riferisce Carlo Festa sul Sole24ORE. Alla fase conclusiva della vendita sono arrivati solo gruppi esteri tra cui grandi operatori strategici e private equity internazionali. Alcuni sono già attivi in Italia, altri farebbero il loro ingresso nel mercato locale per la prima volta. Secondo indiscrezioni in corsa ci sono: Engie, che già presidia l'Italia e che nel dicembre scorso ha firmato un accordo per acquisire da Macquarie, Renvico; la stessa Macquarie che in Italia è impegnata sui fronti Aspi e OpenFiber; la britannica Contourglobal; il private equity internazionale Glennmont Partners, già attivo in Italia soprattutto nell'eolico; infine Met Group, multinazionale molto presente nell'Est Europa, soprattutto in Bulgaria, e per cui l'asset potrebbe rappresentare un salto dimensionale importante. Le offerte sono comprese tra 280 milioni e 330 milioni. In un primo momento l'operazione aveva attirato l'attenzione anche di Sorgenia, controllata da F2i, e di Asterion Capital Partners. Metaenergia ha un giro d’affari attorno al miliardo e ha come clienti sia grandi aziende sia piccole e medie imprese, fino al residenziale. È controllato al 93% da una società del lussemburgo, la Meta Lux, che fa capo alla famiglia Molinari e nel 2018 è sbarcato sul London Stock Exchange emettendo un project bond da 308 milioni. Il prestito è stato emesso da Metaenergia Secured Finance; proprio tramite il veicolo inglese vengono controllati i progetti nel gas ora in vendita.