Fondi in pista per salvare Conbipel
Partita la selezione per il cavaliere bianco
Il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha convocato a Roma i presidenti di Serie A per parlare del suo piano sui diritti tv. All'incontro hanno partecipato quasi tutti – chi di persona chi in video conferenza – ad eccezione di Brescia, Juventus e la neoretrocessa Spal. Il progetto De Laurentiis prevedrebbe la creazione di una società di produzione – detenuta al 100% dalla Lega - che curerebbe la diretta delle partite, un magazine e i prodotti ancillari da rivendere a tutti gli operatori di mercato, scrive MF – Milano Finanza. Il coinvolgimento di un fondo sarebbe preso in considerazione solo come finanziatore esterno, più o meno in alternativa al credito bancario. Qui il piano di De Laurentiis per i diritti televisivi differisce da quello su cui sta lavorando il presidente di Lega, Paolo Dal Pino, che vorrebbe il coinvolgimento di un fondo anche nel capitale. C'è chi identifica in Wanda il partner finanziario e produttivo ideale per il progetto De Laurentiis ma spuntano anche i nomi di Mediapro e Discovery. Inoltre, rispetto al progetto di Dal Pino, il canale di Lega avrebbe anche un diverso assetto di governance: anziché essere guidato da un management autonomo, la società dei diritti tv resterebbe controllata dall'assemblea dei club. Il progetto di De Laurentiis - ricostruiscono sul Sole24ORE Andrea Biondi e Carlo Festa - punta a 2,5 miliardi di introiti subito, per arrivare a 2,9 miliardi all'anno alla fine di un quinquennio. Di questi ricavi, 330 milioni circa dovrebbero essere internazionali, oltre a Coppa Italia, Supercoppa, adv, introiti da bar ed esercizi commerciali. Per quanto riguarda i costi: si parte da 264 milioni per arrivare a 350 con utili sempre crescenti da 1,8 miliardi annui (con un raddoppio fin da subito rispetto agli incassi attuali da diritti tv) a 2,6 alla fine del quinquennio. Sul fronte dei private equity, il 24 luglio sono attese le proposte vincolanti dei sette fondi invitati dal presidente che, secondo MF sono: Cvc (il primo a farsi avanti), Wanda, Bain Capital, Advent, Generai Atlantic, Tpg e Apollo. Poi il lunedì successivo, il 27 luglio, potrebbe tenersi un nuovo incontro nella capitale per vagliare le proposte pervenute. L'incontro tra i presidenti comunque potrebbe spingere i fondi a rimodulare le loro offerte preferendo il debito all'equity.