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Next è stato scelto come partner per il franchising britannico di Victoria's Secret dagli amministratori di Deloitte. Il gruppo di abbigliamento sarebbe stato scelto tra una trentina di candidati all’acquisizione, tra cui Marks and Spencer, e ora è in trattativa esclusiva fino a settembre per finalizzare l’accordo. Il ramo inglese di Victoria's Secret è stato dichiarato in fallimento a inizio giugno, dopo che la chiusura forzata imposta dalla pandemia di coronavirus ha causato un colpo d’arresto alle sue attività. Next detiene attualmente nel suo portafoglio i marchi di abbigliamento Abercrombie & Fitch, Boss e Under Armour. Victoria's secret, arrivata nel Regno Unito nel 2012, lì ha 25 negozi e uno staff di 800 dipendenti, di cui 785 che stanno usufruendo della cassa integrazione parziale messa in atto dal governo. Secondo fonti vicine all'accordo, Next per Victoria's Secret vorrebbe mantenere una presenza fisica al dettaglio significativa e non chiudere il flagship store londinese su Bond Street, ma alcuni dei 25 punti vendita del marchio potrebbero essere sacrificati. L'insolvenza - e la conseguente ricerca di un compratore - riguarda solo le operazioni nel Regno Unito e non ha alcun impatto sulla presenza di Victoria's Secret negli Stati Uniti o in altri mercati, dove è di proprietà della società madre L Brands. Inoltre non comprende il business online del marchio nel Regno Unito che non è detenuto dalla filiale britannica. Anche la casa madre americana comunque sta incontrando dei problemi. A gennaio il fondo Sycamore Partners aveva concordato di pagare 525 milioni per il controllo del marchio (il 55% per la precisione) ma poi si è tirato indietro. A maggio Victoria's Secret ha annunciato di volere ridimensionare il business chiudendo 250 negozi in Nord America, anticipando che altri potrebbero subire la stessa sorte nel corso dei prossimi due anni. Una revisione strategica della presenza del marchio sta avvenendo anche in Cina dove è già stato chiuso il flagship store di Hong Kong.