Postal market rinasce in forma digitale
Il catalogo sarà online da novembre, ora si cerca un investitore che si unisca all'impresa
E' stato presentato in videoconferenza al Mise il piano industriale di Pernigotti. Questo non solo prevede il mantenimento dello storico impianto piemontese di gianduiotti di Novi Ligure (Alessandria), la cui chiusura era stata annunciata un anno e mezzo fa, ma il suo rafforzamento. Verranno infatti aperte due nuove linee di produzione, crema spalmabile e tavolette di cioccolato, che affiancheranno torrone e cioccolatini. Ad agosto partirà la cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione per 59 dipendenti a Novi Ligure e 50 a Milano. Tra il 2020 e il 2024 – sempre secondo il piano presentato dall’azienda – non ci saranno esuberi. La famiglia Toksoz poi ha individuato due partner per il rilancio del comparto italiano. Si tratta della Spes cioccolato e del gruppo Optima di Rimini. La cooperativa torinese – con cui mesi fa era stato firmato un preliminare salvo poi esserci stata una frenata - gestirà la produzione di cioccolato nello stabilimento piemontese. Optima invece già dallo scorso settembre ha investito nel ramo d’azienda dei gelati. Una vendita a cui è seguito un contenzioso con Giordano Emendatori. Il prossimo passo per il salvataggio di Pernigotti è costituire una newco che gestirà la produzione. L’accordo definitivo, però, dovrebbe essere sottoscritto dopo l’estate, a fine settembre. Lo scorso maggio l'azienda ha spostato la sede legale a MIlano.