La Sardegna scommette sui minibond
Stanziamento di sei milioni di euro
Domori, azienda torinese del cioccolato nata nel 1993 e dal 2006 nell’orbita del Gruppo Illy, si prepara a emettere due emissioni obbligazionarie. Quest’autunno parallelamente verranno lanciati un minibond a breve scadenza, di 12 mesi, da un milione di euro e uno a lungo termine, con cadenza prevista il 31 dicembre 2026, con eventuale copertura del Fondo di garanzia per un altro milione. Taglio minimo dell'investimento: 50 mila euro. La prima emissione sarà finalizzata a supportare l’acquisto della materia prima, il cacao; la seconda a sostenere gli investimenti per l’innovazione tecnologica e l’integrazione con Prestat, marchio fornitore dalla Casa reale inglese rilevato nel marzo 2019. I progetti del marchio però non finiscono qui. I due minibond infatti rappresentano un avvicinamento alla Borsa progressivo e si ipotizza che Domori sarà pronta per la quotazione alla scadenza del secondo minibond. Il gruppo fa parte della subholding Polo del gusto in cui sono confluite tutte le attività extra-caffè di Illy. Vale a dire lo champagne Taittinger, le marmellate Agrimontana, il tè Damman Frères e il vino Mastrojanni. La strada di Domori sembra puntare dritto verso i listini ma alcune indiscrezioni dello scorso anno volevano la famiglia Illy alla ricerca di un socio finanziario per le aziende del suo Polo. Domori ha da poco chiuso il bilancio 2019 con ricavi a 19,5 milioni (+7% dal 2018) e per la prima volta dopo oltre vent’anni ha registrato un utile.