La Fda americana dà il suo ok a Perfect Day
Semaforo verde per l’ingrediente chiave: la β-lattoglobulina
È stato pubblicato ed è consultabile online il rapporto OCSE che ha valutato l’efficacia dello Startup Act italiano ovvero delle politiche a favore delle startup innovative introdotte dal 2012.
Dal rapporto emerge un effetto positivo sulla crescita delle imprese beneficiarie, in quanto la policy ha determinato un aumento del loro fatturato, del valore aggiunto e degli asset di circa il 10-15% rispetto alle startup simili che non ne hanno beneficiato e ha aumentato la probabilità di ottenere prestiti dalle banche. Inoltre, la policy sembra fortemente correlata ad una più elevata probabilità di ricevere finanziamenti di venture capital. Tuttavia, dal momento che non si è verificato un impatto in termini di volumi aggregati investiti dal venture capital (sebbene si sottolinei l’aumento delle operazioni di startup negli anni delle politiche pubbliche), si suggeriscono alcune policy per continuare a creare un ecosistema favorevole. Queste si pongono in continuità rispetto alle richieste che AIFI da tempo porta avanti. Tra le altre si sottolinea la necessità di: continuare ad alimentare gli incentivi per gli investimenti in equity; rafforzare le iniziative di supporto pubblico al venture capital; facilitare con un processo di fast track l’accesso delle startup al procurement pubblico; attivare un’azione riformatrice orizzontale ad esempio su burocrazia, giustizia civile e corruzione. È disponibile anche una scheda di sintesi del rapporto.