Xenon va al mercato del pesce
Il fondo continua nel suo percorso di aggregazioni
Tim ha firmato un’esclusiva con Kkr Infrastructure (l'unità del fondo Usa che investe in infrastrutture) per cedere circa il 40% della sua rete secondaria anche in vista dell’integrazione con Open Fiber. Nelle scorse settimane il private equity ha presentato un'offerta non vincolante che era stata accolta dal cda di Tim positivamente. Il tavolo di trattative riguarda l'acquisto di circa il 40% della rete secondaria che è in fibra ma soprattutto in rame e che va dalla centralina fin dentro le case dei clienti. L'investimento, valutato circa 7,5 miliardi di euro, dovrebbe essere fatto in una società ad hoc dove la rete secondaria di Tim andrebbe a confluire. Se l’operazione si chiuderà positivamente, Kkr sarà per Tim il partner finanziario per lo sviluppo della rete fibra in Italia. Per quanto riguarda la sostenibilità finanziaria dell'operazione, la trasformazione dell’infrastruttura da rame a fibra dovrebbe assicurare al fondo Usa un rendimento medio annuo del 9% per 15 anni (e il periodo eventualmente è estendibile).