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Semaforo verde per l’ingrediente chiave: la β-lattoglobulina
Hyperloop Italia, nata a fine gennaio, allaccia i primi rapporti per portare la (iper) alta velocità in Italia. Il gruppo ha siglato un accordo con Fnm - gruppo a cui fanno capo le compagnie di trasporto ferroviario lombardo Trenord e FerrovieNord - per lo studio e la progettazione della prima linea dei treni super veloci a levitazione magnetica in Italia. La tratta interessata dal progetto sarà Milano Cadorna – Malpensa, il cui tempo di percorrenza potrebbe passare dagli attuali 43 minuti a 10. L’accordo è stato messo formalmente nero su bianco con la sottoscrizione di una lettera d’intenti firmata dalle due società. Fnm sarà il primo partner con cui Hyperloop Italia - la license company che vorrebbe portare il treno futuristico ideato da Elon Musk nel 2013 anche da noi - studierà la realizzazione della sua capsula a levitazione magnetica passiva. Lo studio di fattibilità durerà sei mesi, ha specificato il chairman di Hyperloop Transportation Technologies Gabriele Bibop Gresta, e sarà di ingegneria e di fattibilità tecnico-economica-giuridica. Verranno quindi approfonditi i consumi energetici legati al nuovo sistema e i costi connessi all’intera operazione. Sul fronte monetario si sa già però che sarà un'opera molto onerosa: la stampa parla di un costo stimato per l'infrastruttura che varia da 20 a 40 milioni di dollari al chilometro. Tuttavia – è stato dichiarato in conferenza stampa - la natura giuridica dell’intesa prevede l’assenza di cifre da rivelare in merito ai costi dell’opera. Sconosciuti per ora restano anche i tempi di realizzazione e i finanziatori. Si tratterebbe di 80% capitali privati e 20% pubblici. Attualmente al centro di ricerca di Tolosa sono presenti un prototipo di hyperloop lungo 32 metri e un tubo di 320 metri di linea per il collaudo del mezzo. La capsula vera e propria, nei test in Francia, è per il 90% in fibra di carbonio ma un domani sarà fatta di polimeri.