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Il ventesimo Annual Global Ceo Survey di PwC ha fotografato il livello di fiducia nello sviluppo globale e del proprio business di oltre 1.300 amministratori delegati di 79 Paesi e a livello globale torna la fiducia sulle prospettive di crescita delle aziende e sulle previsioni per l’economia globale. In Italia, però si resta meno convinti sul quadro globale che rispetto ai ricavi delle proprie aziende; il 36% è fiducioso verso una crescita globale nei prossimi 12 mesi, in calo rispetto al 55% della precedente edizione, mentre il 44% prevede una sua stabilità (nel 2016 era il 40%). I Ceo mondiali però la pensano diversamente: il 38% (nel 2016 era il 35%) è molto fiducioso guardando alla crescita della propria azienda per i prossimi 12 mesi. Nicola Anzivino, Partner di PwC, commenta: “I risultati della 20° Ceo Survey mostrano un’inversione nel sentiment dei Ceo italiani, meno fiduciosi circa lo scenario globale e le prospettive aziendali. Tra le tre priorità chiave dei nostri Ceo spiccano la definizione di obiettivi di crescita per linee esterne (M&A, JVs e Alleanze strategiche), lo sviluppo del capitale umano attraverso un’adeguata people strategy e il focus sull’innovazione attraverso l’utilizzo a 360 gradi della tecnologia in azienda”. I risultati della survey mostrano che, mentre sono più positivi nelle previsioni, i mnager, a livello mondiale, mantengono livelli di preoccupazione molto alti su incertezza economica (82%), eccessiva regolamentazione (80%) e disponibilità di competenze chiave (77%). Per il 59% crescono anche i timori in termini di protezionismo, percentuale che sale al 64% negli Stati Uniti e in Messico. Scenario simile in Italia, dove le tre principali minacce macro indicate dagli ad, sono l’incertezza sulla crescita economica (78%), la futura evoluzione dell’Eurozona e l’eccesso di regolamentazione (entrambe 76%). In relazione allo sviluppo del proprio business, i Ceo italiani sono preoccupati dalla disponibilità di competenze chiave (52%), dal cambiamento dei comportamenti di acquisto dei consumatori (42%) e dalla rapidità dei cambiamenti tecnologici (42%), sebbene per tutti questi fattori le percentuali siano in diminuzione rispetto al 2016.
Per scaricare il sondaggio completo o esaminare nel dettaglio i risultati, accedere al sito: www.pwc.com/ceosurvey