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Dario Scannapieco, vicepresidente della Banca europea degli investimenti dal 2007, nei giorni scorsi a Milano ha presentato il bilancio dell'attività del gruppo nel nostro Paese. La Bei è l'istituto creditizio dell'Unione europea di proprietà dei suoi Stati membri introdotta con il Trattato di Roma del 1957. L'Italia è uno dei Paesi che riceve più liquidità dalla banca. Nel 2018 è stata tra i primi due beneficiari mentre nel 2019 è stata addirittura la prima. In dettaglio, lo scorso anno l'Italia ha ricevuto 11 miliardi di supporto finanziario (tra prestiti, equity e garanzie), il 14% più che nel 2018. Questi fondi hanno permesso di attivare 34 miliardi di investimenti che sono andati a sostegno di 143 operazioni tra cui l'acquisto di nuovi vaporetti e bus più verdi a Venezia, il piano di De Cecco per valorizzare la filiera del grano italiano e la messa in sicurezza della scuola di Castel Baronia, in provincia di Avellino. All'Italia sono andati il 17,3% degli investimenti della banca su un totale di 72,2 miliardi. I 143 investimenti domestici hanno contribuito al finanziamento di 44,595 pmi per 734,652 posti di lavoro. Scannapieco ha parlato anche del piano Juncker, progetto europeo di investimenti in infrastrutture voluto dall'ex presidente della Commissione e giunto all'anno finale. Anche in questo caso l'Italia è stata una destinazione privilegiata per gli investimenti. Il piano puntava a mobilitare 500 miliardi di euro tra il 2015 e il 2019, di cui 69,7 sono andati al nostro Paese. La Bei opera anche nell'ambito venture: attraverso il Fei la banca finanzia anche startup con una formula chiamata venture bet, simile all'ingresso nel capitale. Lo scorso anno la Fei ha chiuso il programma ITAtech da 200 milioni per il trasferimento tecnologico e avviato un fondo da 30 milioni per l'economia spaziale chiamato Astra Ventures. Risale sempre allo scorso anno la storica decisione della Bei di cambiare rotta, chiudendo i rubinetti ai progetti che coinvolgono l'energia fossile e divenire sempre più la “banca climatica dell'Ue”.