La Fda americana dà il suo ok a Perfect Day
Semaforo verde per l’ingrediente chiave: la β-lattoglobulina
Freeda, il progetto media per il pubblico femminile e Millennial, fa il pieno di finanziamenti e punta a chiudere il 2019 con oltre 10 milioni di ricavi (dai cinque milioni dell'anno prima). Il brand fa capo alla Ag Digital Media, startup milanese guidata da Gianluigi Casole e Andrea Scotti Calderini, che in vari round di finanziamento ha già raccolto 28 milioni di euro. Le finanze servono per sostenere l'espansione di Freeda in Italia e le filiali aperte in Spagna nell’aprile 2018 (per arrivare più facilmente al mondo latino americano) e nel Regno Unito nel settembre 2019 (come ponte verso gli Usa). Il maggiore azionista di Ag Digital Media è il fondo francese di venture capital Fpci Alven Capital V, con un complessivo 32,4% mentre i fondatori Casole e Calderini detengono il 13% ciascuno. La compagine azionaria è però variegata e comprende anche Florence srl con l'11,6%; Lorenzo Mieli, amministratore delegato di FremantleMedia Italia, che controlla 1'8,8%%, Ginevra Elkann con il 7,2%; Endeavor Catalyst con il 2,3%; Stefano Sala e Matteo Sordo con l'1,9% a testa e altri investitori “vip” come Luigi Berlusconi a Tomaso Trussardi. Tutti nomi di peso che possono sfoderare il loro network di rapporti internazionali al momento della raccolta di capitali. Dalla sua fondazione, che risale al 2016, l'azienda, ha chiuso un primo round da 4,3 milioni di dollari nel settembre 2016, un secondo da 10 milioni nel maggio 2018 e l'ultimo da 15 milioni lo scorso autunno. In questa ultima occasione UniCredit ha anche concesso un prestito obbligazionario di 2,5 milioni di euro.