Xenon va al mercato del pesce
Il fondo continua nel suo percorso di aggregazioni
Tim, Cassa Depositi e Prestiti e Enel stanno definendo la road map per l'operazione su Open Fiber, società oggi detenuta pariteticamente da Enel e Cdp. Da tempo si parla del progetto di creare una rete unitaria con Tim e l'affare vedrebbe coinvolto anche un fondo infrastrutturale. La lista degli interessati - che intanto hanno mandato le loro manifestazioni non vincolanti - è lunga ed è composta da F2i, Ardian, Athena, Brookfield, Kkr, Goldman Sachs Global Infrastrutture, Allianz European Infrastructure, Antin, Adia, Gic, Cic, Psp, Cppib e, in ultimo Macquarie che starebbe provando ad accelerare i tempi per farsi avanti con un'offerta in tandem con un fondo pensione americano. Secondo gli analisti di Deutsche Bank il processo vedrebbe l'investitore infrastrutturale mettere sul piatto almeno 1,3 miliardi per rilevare la partecipazione finale di Enel del 20% nella nuova Open Fiber. Il processo prevederebbe inoltre un secondo passaggio con il fondo pronto ad acquisire un ulteriore partecipazione del 6%, valutato 417 milioni, da Tim la cui presenza così scenderebbe dal 56% al 49,9% della nuova società. Sempre Deutsche Bank attribuisce a Open Fiber una enterprise value pre-fusione di 3,1 miliardi.