Goya cambia idea
La famiglia proprietaria del marchio non ha trovato l'accordo con Carlyle
Francesco Trapani non farà più parte del board di Tiffany e la decisione ha effetto immediato. L'annuncio avviene a pochi giorni da quando Lvmh ha confermato l’acquisizione del marchio di gioielli. Il manager tuttavia ha precisato che la sua scelta “non è il risultato di alcun disaccordo con le operazioni, le politiche o le procedure della società, ma della decisione di seguire altre opportunità professionali”. Trapani faceva parte anche del comitato nomine e corporate governance, oltre che del comitato di ricerca. L’executive è entrato nel cda di Tiffany nel 2017. All'epoca il manager deteneva una quota del 5,1% delle azioni in circolazione, in alleanza con l'hedge fund attivista americano, Jana Partners. Dal 1984 al 2011 Trapani è stato a capo di Bulgari, fino all'acquisizione del marchio da parte di Lvmh. In seguito per il gruppo guidato da Bernard Arnault è stato presidente e ad delle divisioni orologi e gioielli. Successivamente il manager ha continuato la sua carriera nel private equity con Clessidra dove nel 2015 ha contribuito all’acquisizione del marchio Roberto Cavalli, appena venduto a Hussain Sajwani, presidente di Damac.