800mila euro per Fleep Technologies
La startup porterà così sul mercato i suoi “printed electronics”
Man mano che la legalizzazione della marijuana, sia a scopo terapeutico che creativo, si è diffusa negli Stati Uniti e in Canada, l'interesse degli investitori è cresciuto. Diversi hanno puntato sulle cosiddette “cannastocks”, ovvero società quotate in Borsa che operano nel settore della cannabis legale ma ora quella che si è rivelata una bolla speculativa è scoppiata. I titoli del settore per tutto il corso del 2018 hanno fatto guadagni a tripla cifra. Il mercato ha toccato i suoi massimi a settembre dello scorso anno quando le big del settore tutte insieme valevano 60,5 miliardi di dollari. Il 17 ottobre 2018 il Canada ha varato la legge che legalizza la cannabis e questa decisione ha fatto scoppiare la bolla. Il mercato ha iniziato a vendere e dallo scorso settembre i titoli delle 50 maggiori società del settore hanno perso in media il 66% del loro valore. Ora i multipli di Borsa sono tornati a livello fisiologico ma in termini di capitalizzazione sono andati in ”fumo” quasi 30 miliardi di dollari. Questo effetto è stato acuito dal tipo di proprietà di questi titoli che sono in mano soprattutto a privati cittadini, investitori che tendono a essere più umorali e rendono il titolo volatile. Anche gli investitori istituzionali comunque hanno investito nell' ”oro verde”. Tra le maggiori società di private equity e venture capital operative in questo ambito ci sono: Privateer Holdings che per prima ha sfondato il tetto di raccolta di 100 milioni di dollari e oggi è a 129 milioni; MedMen Capital, braccio di venture capital che fa parte del gruppo MedMen che si occupa anche di consulenza per il business della cannabis e Casa Verde, società di capitali di rischio fondata dal rapper Snoop Dogg.