La Fda americana dà il suo ok a Perfect Day
Semaforo verde per l’ingrediente chiave: la β-lattoglobulina
Nel giro di pochi giorni, Tesla ha messo a segno due acquisizioni: Deepscale e Hibar System. La prima è una startup specializzata in computer vision e utilizza reti neurali profonde e altri aspetti dell’intelligenza artificiale per sviluppare una tecnologia di guida completamente autonoma. La seconda è una società canadese fondata negli anni 70 che studia batterie. Il software di Deepscale si chiama Carver21, acquisisce le informazioni che raccoglie dai sensori e altri hardware di bordo, li elabora attraverso la sua piattaforma ai e restituisce all’auto le informazioni. Questa tecnologia potrebbe permettere a Tesla di sviluppare auto con sistemi avanzati di guida autonoma così abili da trasformare le vetture in “robotaxi” noleggiabili su una piattaforma simile a Uber. Si tratta però di un progetto che vedrà la luce in futuro perché, per ora, il pilota automatico non è considerato completamente autonomo e richiede ancora la collaborazione umana. DeepScale dalla sua fondazione ha ricevuto oltre 18 milioni di dollari in investimenti da parte di Autotech Vc, Bessemer, Greylock e Trucks Vc. A seguito dell'annessione in Tesla, il suo amministratore delegato Forrest Iandola è entrato a far parte della società di Musk come scienziato senior per il machine learning nel team Autopilot. Tesla ha acquisito almeno altre cinque società oltre a DeepScale, tra cui Solarcity nel 2016, e un’impresa tecnologica nel settore delle batterie, Maxwell Technologies, all’inizio di quest’anno. Nello stesso campo opera anche Hibar Systems, azienda dell'Ontario specializzata nell'allestimento di impianti da destinare alla produzione di batterie per auto elettriche.