Neil Young ha venduto una quota del 50% dei diritti delle sue canzoni a Hipgnosis Songs Fund, per una somma stimata (dalla Bbc) di circa 150 milioni di dollari. L’accordo copre i diritti d’autore e gli introiti derivanti da 1.180 canzoni presenti nel catalogo del cantautore folk e rock e segue intese simili siglate da altri artisti contemporanei come Bob Dylan, Stevie Nicks e Lindsey Buckingham. Hipgnosis è un fondo di royalty per la musica quotato a Londra e guidato dal manager musicale di lungo corso Merck Mercuriadis. Young non ha mai concesso in licenza le sue canzoni per uso commerciale e Mercuriadis ha dichiarato che questa condizione non cambierà. Durante il 2020, Hipgnosis ha acquisito i diritti anche delle canzoni del crooner Barry Manilow, del produttore Mark Ronson, di Rza (membro del collettivo hip hop Wu-Tang Clan) e dei co-fondatori dei Blondie, gruppo pop degli anni '80. Il manager – che in passato ha seguito artisti del calibro di Beyoncé, Elton John, Iron Maiden e Guns 'N' Roses - è convinto che le canzoni di successo siano diventate una classe di attività che genererà entrate affidabili, poiché non influenzate dalle fluttuazioni dell'economia, considerando anche che sempre più consumatori vedono la musica come un bene essenziale e si iscrivono a servizi di streaming come Spotify. Dalla quotazione in borsa a Londra nel 2018, Hipgnosis ha raccolto più di 1,05 miliardi di sterline. Ora sta valutando ulteriori raccolte di fondi mentre tiene d'occhio altri cataloghi da acquistare. Nel 2020 il prezzo delle azioni del fondo è aumentato del 12% a 1,24 miliardi di sterline.