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La startup Tate, attiva dal 2018 nella vendita di energia elettrica e gas esclusivamente online, apre la sua offerta al segmento business to busines. Da oggi si rivolgerà anche a liberi professionisti, ditte individuali e artigiani - con potenza di contatore impegnata fino a 15 kW e alimentati in bassa tensione - nella gestione delle proprie utenze. L'azienda è stata fondata a Bologna da Micael Saillen, Alexander Frizzi, Mattia Lobertini e Matteo Riffeser e attualmente ha 10 dipendenti. Tra i suoi investitori c'è anche Eni gas e luce che lo scorso giugno ha investito nella startup acquisendone il 20%. Dopo gli 800mila euro di fatturato del 2019, l'azienda prevede di chiudere il 2020 con un tasso di crescita pari al +100%, e di triplicare o quadruplicare il dato nel 2021. La startup fornisce ai propri membri solo energia 100% verde. Per ogni unità di energia consumata da un membro Tate, un’unità di energia viene prodotta e immessa nella rete da una fonte rinnovabile, come il fotovoltaico, l’idroelettrico e l’eolico. Tate calcola che, con i suoi oltre 3mila clienti attivi, ha contribuito a risparmiare 2,674 tonnellate di CO2.