“Il buon management nelle pmi” nel prossimo Liuc Talks
Prossima diretta mercoledì 16 dicembre
Sono stati decretati i vincitori della XVII edizione del Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year®.
I nomi dei vincitori sono stati selezionati partendo dalle 19 operazioni realizzate da 17 investitori di private equity e venture capital, arrivate in finale. La Giuria che ha proclamato i vincitori è stata presieduta da Innocenzo Cipolletta, e era composta da: Giampio Bracchi, Giovanni Brugnoli, Angelo Coletta, Stefano Firpo, Aldo Fumagalli, Marco Ginnasi, Gian Maria Gros-Pietro, Raffaele Jerusalmi, Sandra Lanzi, Stefano Lucchini, Daniele Manca, Andrea Moltrasio, Roberto Nicastro, Angelo Provasoli, Carlo Secchi, Andrea Sironi, Giuseppe Soda, Fabio Tamburini e Gianmario Verona.
Nella categoria Early Stage (investimento in capitale di rischio effettuato nelle prime fasi di vita di un’impresa, comprendente le operazioni di seed, startup e later stage venture) il premio è stato assegnato a Indaco Venture Partners SGR, per l’operazione AdmantX, provider mondiale di data analysis per contextual advertising e brand safety; nella categoria Expansion (operazioni di investimento in capitale per il finanziamento dello sviluppo d’impresa), invece, il vincitore è NB Aurora, per l’operazione Forgital, gruppo attivo nella produzione e lavorazione meccanica di anelli e altri componenti forgiati destinati principalmente ai mercati dell’Aerospace, Oil&Gas e Power Generation; il premio Buy Out (operazione di acquisto di una quota di maggioranza o totalitaria dell’impresa da parte dei fondi di private equity in affiancamento con il management) è stato consegnato ad Ambienta SGR, per l’operazione SAFIM, produttore di componenti critici che massimizzano sicurezza ed efficienza energetica nel funzionamento dei circuiti idraulici a bordo di mezzi pesanti; il premio Big Buy Out è andato a The Carlyle Group, per l’operazione Golden Goose, azienda leader nell’abbigliamento casual di lusso contemporaneo e accessori. Infine, è stato consegnato un Premio Speciale Sviluppo PMI ad Alto Partners SGR; una Menzione Speciale Seed Capital a Digital Magics e Reale Group per l’operazione Moneymour, startup che abilita prestiti istantanei per acquisti online; una Menzione Speciale Sviluppo PMI a Friulia; una Menzione Speciale Infrastrutture ad HAT SGR per l’operazione SIA, gruppo attivo nella progettazione, realizzazione e gestione di servizi tecnologici dedicati alle istituzioni finanziarie, banche centrali, imprese e pubbliche amministrazioni.
“Nelle diciassette edizioni del Premio abbiamo visto la candidatura di 280 aziende che ben rappresentano l’eccellenza del Paese” – ha dichiarato Innocenzo Cipolletta, Presidente AIFI – “Operando in diversi settori, quali beni e servizi industriali, medicale, Ict, moda e alimentare, per citarne alcuni, le imprese finaliste hanno contribuito alla crescita del nostro Paese. Ciò attraverso un incremento dell’occupazione, complessivamente pari al 52%, registrato tra ingresso e uscita del fondo, il deposito di oltre 100 brevetti e la realizzazione, in un caso su due, di operazioni di finanza straordinaria. In un anno particolare come questo fa piacere mettere in evidenza come il private equity non si è fermato e anzi ha svolto un ruolo importantissimo per le sue ricadute positive sull’economia reale”.