Xenon va al mercato del pesce
Il fondo continua nel suo percorso di aggregazioni
È scaduto lo scorso 15 luglio il termine per la presentazione delle manifestazioni d’interesse per Condotte, il gruppo di costruzioni in amministrazione straordinaria dal luglio 2018. In totale le non-binding offer sono 21 e arrivano da tutti i principali attori del settore delle costruzioni. Carlo Festa sul Sole24ORE scandisce i prossimi passaggi: prima partirà un’analisi dei potenziali acquirenti da parte dei commissari e di Mediobanca. Poi ci sarà la fase di due diligence a cui seguirà la richiesta di inoltrare le offerte vincolanti. Il perimetro aziendale messo all'asta comprende 13 commesse rilevanti. Tre sono le condizioni necessarie per inoltrare le proposte: il mantenimento dei livelli occupazionali, la salvaguardia delle competenze, del marchio e del know how e la massimizzazione del beneficio economico per i creditori. Tra i favoriti per l'acquisizione c'è Salini Impregilo il cui salvataggio di Condotte rientra nel piano di Progetto Italia e che sta lavorando con il gruppo in joint venture su alcune commesse. Ma la lista dei pretendenti è lunga e include: Rizzani De Eccher, Pizzarotti, la vicentina Icm, il gruppo romano Cimolai, il Consorzio Stabile Infratech, il gruppo infrastrutturale australiano Macquarie tramite la sua consociata londinese, Hitrac Engineering Group, Toto Costruzioni Generali, Frimat Costruzioni Generali, il gruppo finanziario britannico Equitix, l’azienda bergamasca Vitali e per finire De Sanctis Costruzioni, gruppo di infrastrutture stradali, ferroviarie e aeroportuali specializzato nel campo dei lavori sotterranei. È possibile che in vista delle offerte vincolanti alcune società in gara possano allearsi. Necessario per dare avvio alla cessione degli asset è stato il prestito ponte ottenuto a metà giugno da Condotte per 60 milioni di euro. Al finanziamento hanno partecipato sette banche e Cassa Depositi e Prestiti.