Sagitta (gruppo Arrow) raccoglie capitali per npl e distressed
Ok alla commercializzazione di un nuovo veicolo feeder che foraggerà un fondo master
Dopo un primo trimestre del 2019 segnato da un rallentamento del mercato delle ipo in Europa, gli ultimi tre mesi hanno visto un forte rimbalzo delle quotazioni. È quanto emerge dalla analisi “Ipo Watch Europe” di PwC sulle offerte finalizzate in Europa nel secondo trimestre 2019. In totale, nei primi sei mesi dell'anno 2019, sui mercati europei si sono quotate 53 aziende raccogliendo 12,1 miliardi di euro. Di queste, 41 hanno debuttato sui listini nel periodo tra aprile e giugno raccogliendo 11,4 miliardi di euro, contro i 9,2 miliardi del 2018. Nella top5 delle Ipo in Europa, la prima è italiana. La maggiore infatti è stata quella di Nexi (2,056 miliardi di euro), seguita da Network International Holdings (1,414 miliardi), Stadler Rail (1,351 miliardi), Traton (1,350 miliardi) e Trainline (1,227 miliardi). La borsa più attiva è quella di Londra con 16 initial public offering finalizzate per 5,1 miliardi di euro mentre il settore che ha attirato maggiormente l'attenzione è quello finanziario con 5,2 miliardi di euro pari al 43% della raccolta europea (di cui 4,7 miliardi raccolti solo nel secondo trimestre). Per quanto riguarda l'Italia, nel nostro Paese nella prima metà del 2019 ci sono state otto ipo con una raccolta pari a 2,1 miliardi, di cui Nexi SpA è stata la più significativa. Il mercato rimane incerto ma alcune recenti novità come le nomine Europee, il venir meno della procedura di infrazione in Italia e alcuni segnali di distensione nei rapporti Usa-Cina, dovrebbero aver rimosso alcune delle incertezze che possono aver rallentato alcuni progetti di Ipo.