Ferretti rinuncia alla quotazione in Borsa. Il gruppo di yatch doveva approdare a Piazza Affari lunedì 21 ottobre ma il deterioramento delle condizioni dei mercati finanziari, citando la nota diffusa dall'azienda, "non ha permesso di valorizzare correttamente la società" . Prima di prendere questa decisione Ferretti aveva rivisto il perimetro dell'operazione, prima allungando il periodo di sottoscrizione poi ritoccando la forchetta di prezzo e abbassandola a 2-2,5 euro, dal precedente 2,5-3,7. Nonostante la quotazione sia sfumata, sono stati confermati i piani di investimento precedentemente annunciati che verranno portati avanti con capitali propri. L'azienda, che aveva intenzione di allocare in Borsa il 30% del capitale sociale, è controllata per l’86% dal gruppo cinese Weichai a fianco di Piero Ferrari che possiede l’11%. Ferretti in passato è già stata quotata a Piazza Affari ma venne delistata da Permira nel 2003. Nel 2009 si fece di nuovo sedurre dal listino milanese ma anche quella volta il tentativo di ipo fallì.