Il fondo newyorkese Avenue Capital vuole uscire dal suo investimento in Feletti 1882 e Sorini, marchi di Torino e Cremona specializzati nella produzione di cioccolato che fanno capo a Holding dolciaria italiana, Hdi. La ricerca di un nuovo partner industriale, che sarà seguita dall'advisor Vitale, partirà dopo l'estate. Mentre il fondo, che ha accompagnato il rilancio dei due gruppi negli ultimi quattro anni, venderà la sua quota del 51% la famiglia di imprenditori Lameri (che oggi possiede il restante 49% del gruppo) intende restare, con i fratelli Vera ed Alessandro alla guida di Hdi. Obiettivo: trovare un nuovo compagno di viaggio per le due insegne che oggi valgono combinate circa 30 milioni di ricavi. Feletti è uno storico marchio premium del cioccolato nato a Torino nel 1882 a opera di Carlo Birocchetto rilevato poi nel 1916 dal commendator Giuseppe Feletti che diede il suo nome al marchio. La Sorini invece venne fondata da Fausto Sorini, farmacista di Castelleone (Cremona) con l’hobby dei dolci, nel 1915 dopo aver inventato la famosa caramella Rabarbaro. In seguito la seconda azienda passò ai Lameri e all'industriale Carlo Alquati, le cui quote furono poi rilevate dalla stessa famiglia cremonese. L'azienda nel 2015 è finita in concordato e la produzione è stata concentrata negli stabilimenti di Cremona. In occasione è stata acquisita da Europa Investimenti (investitore istituzionale che opera nell’ambito delle crisi aziendali) che ha poi aperto il capitale della Holding dolciaria italiana al fondo di private equity Avenue Capital. L'operatore newyorkese prese il 51% e ora intende vendere. Hdi oggi è una società sana con circa tre milioni di margine operativo lordo. Interessati all'acquisizione potrebbero essere gruppi industriali come Sperlari, Novi o Bauli (per la quale nel tempo Hdi ha anche realizzato alcune lavorazioni). La ricerca del nuovo socio ha come obiettivo il rilancio dell'azienda tipica del Made in Italy. Questo, secondo la proprietà, potrà avvenire solo grazie alla partnership con un grande gruppo industriale che possa sostenere lo sviluppo dell'azienda rafforzandola nel segmento del cioccolato di alta qualità. Un mercato ricco ma complesso che richiede capacità di raggiungere tutti i canali distributivi. Un'operazione sul modello La Suissa, azienda piemontese produttrice di cioccolato che ha visto l'ingresso nel suo capitale di Colussi. La partecipazione del private equity oggi corrisponde a una quota dell'80% mentre il restante 20% è rimasto in mano alla famiglia fondatrice Piella.