Carlyle tenta la scalata a Officine Maccaferri, il braccio di ingegneria ambientale di Gruppo Maccaferri attivo nel settore delle opere di sostegno per dighe e strade. Il gruppo ha circa 530 milioni di ricavi ma ha in circolazione un bond da 190 milioni di euro che, scrive Carlo Festa sul Sole24ORE, è finito nel mirino di alcuni investitori internazionali. In particolare il fondo Usa guiderebbe una cordata di obbligazionisti e sarebbe interessato a rilevare il controllo dell'azienda convertendo il debito in equity. Nel comitato, insieme al fondo di private equity, ci sarebbero anche Glc e Schroders. Questo processo si inserisce in un piano più ampio di ristrutturazione della casa madre. La holding di controllo del gruppo, Seci, ha infatti in corso una procedura di concordato con riserva al Tribunale di Bologna. L'azienda ha chiuso il 2017 con un fatturato di 1,039 miliardi e un debito di 750 milioni (di cui fa parte il bond da 190 milioni di Officine Maccaferri). Il procedimento riguarda Seci Holding e alcune delle sue controllate e a questo proposito alcuni fondi come QuattroR, Oxy Capital e Hps sarebbero disposte a fornire nuova finanza per 100 milioni a sostegno dell'intero gruppo.