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28 Maggio 2020

Scontro tra la Serie A e Sky 

Il massimo campionato di calcio italiano è pronto a fare causa alla tv

La Lega di Serie A non arretra: vuole gli ultimi 233 milioni che i broadcaster televisivi le dovono come sesta e ultima rata per i diritti di trasmissione delle partite. La scadenza era fissata a inizio maggio ma Sky, Dazn e Img non hanno pagato. Nei confronti della prima che deve circa 130 milioni – e che ha chiesto uno sconto compreso tra il 15% e il 18%, in caso di prosecuzione del campionato – nella giornata di mercoledì 27 maggio dovrebbe essere stato depositato un decreto ingiuntivo presso il Tribunale di Milano. Gli altri licenziatari dei diritti tv hanno avanzato delle proposte di versamenti dilazionati che verranno valutate alla ripartenza delle competizioni. Le tv ritengono di avere diritto a non versare quanto richiesto anche perché hanno già dato alla Lega più dell’80% delle somme dovute per un campionato che deve ancora disputarsi per il 32%. Questi soldi però sono molto importanti per le casse dei club. Dazn e Img (intermediario per l’estero) sono restati aperti al confronto. Sky invece ha scelto una linea più dura chiedendo che la Serie A accettasse uno sconto sul modello tedesco. Come ricostruisce il Sole24ORE, Bundesliga e Sky Deutschland hanno sottoscritto un patto che prevede la programmazione in chiaro su alcune piattaforme delle cosiddette “dirette goal”, cioè i momenti salienti dei match, delle prime due giornate post lockdown; uno sconto tra il 15 e il 18% sull’importo da versare per la prossima stagione; a fronte dell’integrale pagamento dell’ultima rata per il torneo di quest'anno. Sky ha posto condizioni simili alla Premier League e appunto alla Serie A, che però ha rifiutato. Sul tema del calendario per la ripartenza il consiglio della Lega ha deciso di aggiornarsi nei prossimi giorni, dopo l'incontro istituzionale tra Figc, Lega e gli altri rappresentanti delle istituzioni calcistiche con il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora, in cui si deciderà se e quando si ricomincerà a giocare. Intanto la Lega continua a valutare l'offerta di Cvc. Il fondo ha un'esclusiva di sei settimane prorogabile di altre due. Prevede la costituzione di una media company per la commercializzazione di diritti tv e altri diritti collettivi ma anche un fondo infrastrutturale per gli stadi. Oltre a Cvc alla porta della Serie A hanno bussato sei o sette fondi con progetti di sostegno finanziario come Jp Morgan, Apollo Global Management e Blackstone. 

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