PwC ha pubblicato il nuovo Private equity trend report 2020, il rapporto aggiornato sull'andamento del private equity in cui ha analizzato gli sviluppi più importanti del settore nel mercato europeo per l'anno passato. Dal sondaggio, a cui hanno preso parte 250 investitori, emerge che in Europa nel 2019 sono state effettuate in totale 2.515 operazioni tra acquisizioni e vendite di società che vedevano la partecipazione dei fondi. Il volume delle transazioni è stato di 260 miliardi di euro, poco al di sotto dei valori del 2018 che con i suoi 262,1 miliardi di euro è stato un anno record. In aumento del 26 % il numero di buyout arrivati a 1.973 per un valore totale di 200,7 miliardi di euro. Ad accrescere il volume delle operazioni sono stati i megadeal, vale a dire transazioni per un valore superiore a un miliardo di euro che nel 2019 sono arrivati a quota 47. Le exit dei fondi sono state in pari numero al 2018, 945. In calo però il valore di queste transazioni del 13,3 % arrivando a 121 miliardi di euro, il livello più basso registrato dal 2013. Il capitale non investito dal private equity in Europa ammonta a 2,3 trilioni di euro, scrive ancora Pwc, e questo stimola la competizione per gli obiettivi di investimento più interessanti. Per quanto riguarda le sfide del settore, due terzi (il 66 %) degli investitori intervistati le identifica proprio nella concorrenza con la previsione di un aumento delle nuove società di private equity nei prossimi tre anni. A livello di Paesi la Germania è la nazione che ospita il maggior numero di case di investimento. Per quanto riguarda la Brexit invece sei investitori su 10 hanno dichiarato che l'uscita del Regno Unito dall'Ue abbia reso il Paese meno attraente per gli investimenti in private equity.