La piattaforma americana degli affitti brevi Airbnb ha svelato nuovi dettagli sulla sua Ipo prevista per il 10 dicembre, come scrive Marco Valsania sul Sole24Ore. Stando all'ultimo deposito presentato martedì alla Securities and Exchange Commission, l'azienda punta a raccogliere in Borsa circa 2,6 miliardi. Inoltre ha indicato di voler fissare il prezzo del titolo tra 44 e 50 dollari per azione collocando 51,9 milioni di titoli. Verrebbe così valutata 35 miliardi di dollari, una cifra più alta rispetto alla valorizzazione privata massima di 31 miliardi del 2017. A dire il vero però l'ultima valutazione risale alla scorsa primavera quando Airbnb, dopo aver raccolto due miliardi di finanziamenti per fare fronte alle ricadute economiche della pandemia di coronavirus, è stata valutata 18 miliardi. Quasi la metà quindi rispetto a tre anni prima. L'obiettivo dei 2,6 miliardi di fondi inserisce l'operazione al quarto posto nella classifica dei collocamenti statunitensi del 2020. Gli attuali soci e top executive di Airbnb manterranno il controllo del gruppo attraverso titoli di classe B. Secondo i conti dello scorso trimestre, Airbnb ha realizzato un utile netto di 219 milioni di dollari con ricavi di 1,34 miliardi. Il fatturato è sceso di quasi il 19% rispetto a 1,65 miliardi di dollari di entrate dell'anno precedente. Dopo aver tagliato circa il 25% del suo staff, 1.900 dipendenti circa, Airbnb in estate ha visto la sua attività riprendersi rapidamente nel corso dell'anno. Ciò è stato possibile andando incontro alle richieste dei lavoratori in smart working e grazie all'aumento della richiesta di affitti lunghi e in zone rurali o suburbane.